Sotto una pioggia di petali rosa




Pausa di riflessione




C'è che la neve è finita senza quasi mai essere iniziata
C'è che hai un malleolo dolorante, perché dopo due anni ancora litighi a volte con gli scarponi "nuovi" dentro ai quali hai macinato ormai chilometri su chilometri e non si sa bene più quanti metri di dislivello; non si sa perché questi non si domano come tutti i precedenti e a volte ti mangiano l'unghia di un alluce - quella destra ha ancora una semiluna malconcia, ultimo residuato bellico del primo giro della scorsa stagione estiva - a volte ti ammaccano un tallone, questa volta è toccato ad un malleolo, che durante la prima salita al Grappa quindici giorni fa ti ha fatto tirare fuori dalle tombe tutti gli avi dei produttori con litanie irripetibili, ma tant'è o si cambiano gli scarponi o si subiscono le loro lunatiche angherie.
Che farsene quindi di una giornata un po' fosca ma con una temperatura che certi maggi se la sognano?
Si riabilita la bici che si era tradita lo scorso anno - prima sempre brutto il tempo, poi troppo caldo - e inforcatala si dirige verso i colli.
La primavera appena accenna a stuzzicarti il naso e quindi ci si prende solo il bello della stagione, una minima brezza, i colori della rinascita e via: fiato, le due uniche sciate di fondo e la scarpinata ne hanno lasciato e le gambe vanno, come se non avessero fatto altro.
Gazze, farfalle, mandrie di pedalatori di ogni età: i fanatici della prestazione, i pedalatori della domenica, i bonsai ancora con le rotelline; inizia la salita ma il fiato ancora tiene, alla fine della prima l'acqua della fontana non mi è mai parsa così piacevole e fresca e si riparte, tutti i fiori viola possibili e immaginabili hanno deciso di sbocciare insieme, violette, polmonarie fanno tappeto ed altri, di cui non so il nome: tutte le declinazioni del viola; poi la prima lunga discesa.
Quando la strada ha appena iniziato a farsi nuovamente erta veniamo fermati da un posto di blocco, non si procede oltre per mezz'ora, c'è una manifestazione automobilistica. Ci propongono un'alternativa, ma  è così erta che perfino alcuni di "prestanti" rinunciano e attendono: non potevano farla fare alle auto l'alternativa da tappa alpina del Giro d'Italia? L'attesa dura, per fortuna, meno del previsto e si riparte per gli ultimi sette tornanti prima di iniziare la lunga discesa. A metà della discesa, proprio quando spavalda ho lasciato andare i freni e vado giù come una freccia mi imbatto in un calabrone nostalgico di Hirohito che al grido di banzai si schianta contro il mio zigomo sinistro. Non restano che i chilometri in pianura verso casa,  a questa stagione persino una delle strade più trafficate di ingresso a  Padova può nobilitarsi, basta un soffio di vento, i pruni fioriti salutano il tuo rientro trionfale con una pioggia di petali rosa, respiri un senso di meravigliosamente perfetto

Commenti

  1. È la primavera.baby...tutto è bello,anche gli scarponi scomodi 😉

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  2. Con quella "pioggia di petali rosa" hai spiazzato anche il miglior giornalista al seguito del Giro d'Italia...buona primavera Amanda.

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  3. Noo, l'hai fatto! Sei andata in bici! Anche noi ci abbiamo quasi pensato...

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    1. Ma Elle, se non andate ora che l'aria è mite, quando ci volete andare, con 35 gradi a luglio?

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    2. Esatto. Vedi cosa significa un Alligatore freddoloso? :-|

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    3. Gli metti addosso un pile, un antivento, le pedule e lo porti a pedalare in Salento 😂

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  4. La primavera! stasera non piumone io menga ne vado a camminare con la macchina fotografica, ognuno porta gli attrezzi suoi! Pedala pedala dottora!!!!

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    1. meglio che porti anche gli occhiali da lettura Sandrina :)

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    2. Ma che avrò voluto dire? Meglio, che avrà voluto dire il mio T9? Imbarazzante....

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  5. Evviva la libertà, si respira libertà dalle tue parole. Io qui a Milano vado in bici tutto l'anno ma in campagna è un'altra cosa.

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  6. Una soavissima cronaca: le cinquanta sfumature di viola, con finale tutto rosa.

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  7. Anche io ho pedalato tanto in questi giorni, quanto mi piace andare in bici non te lo so dire! Bello il vestito nuovo del blog, non l'avevo ancora visto!

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  8. Mi stavo chiedendo perchè non scrivevi più
    e invece ero io ad aver "segnalibrato" "le strenne con le renne"
    e ogni volta che aprivo veniva fuori quello.
    leggendo m'è venuto il fresco in gola
    come quando si va in salita con l'aria fresca.
    Anche per oggi grazie.

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  9. sarà un segnale!!! la primavera porta anche la fatica...

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  10. le "polmonarie" non le conosco, ma hanno un nome adatto a una pedalata, sembra ti restituiscano il fiato perso in salita.
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

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