Storie di ordinaria deportazione





Lunedì mattina, nel primo trenino regionale dei pendolari, dopo il freccia rossa,  poco prima delle otto del mattino, verso nord, nord ovest prima del secondo treno regionale verso nord-est:
L'uomo nell'angolo all'ingresso del compartimento russa con la bocca aperta, avrà 38 anni e una panza da bevitore di birra, la deformazione professionale mi impone di controllare che non abbia apnee del sonno troppo prolungate tra un gorgoglio baritonale e l'altro.
La vicina mia ha una di quelle valigie quattro ruote motrici, alta un metro in vetro resina dimensione boiler, di un verde bottiglia che incute già di per sé un certo timore,  che mi gambizza ad ogni curva, lei dorme ignara del mio martirio.
È entrata un'asmatica tossendo come un bollitore si è seduta in fianco al russatore che almeno ha smesso di russare.
Di bello c'è che a Trento scendono tutti.
Tutti tranne il boiler, se non altro la padrona del boiler si è svegliata.
Posso farcela anche questa volta

Commenti

  1. come lunedì siamo partite bene, lo sai, io ho fulminato la batteria dell'auto.... speriamo che la giornata prenda una piega diversa.... speriamo!

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    1. Io ho il ferro pronto, e so anche chi stiro appena arrivo

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  2. Ma la gambizzante l'ha poi capita?

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  3. in pratica ci vuole un archivio per cartelle cliniche da scompartimento

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  4. Adesso quando prendo un treno prima di sedermi chiedo se c'è un dottore, se mi risponde qualcuno cambio scompartimento.

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