Incipit: Butcher's Crossing





La diligenza che da Ellsworth portava a Butcher's Crossing era un carro merci riadattato per il trasporto di passeggeri e piccoli bagagli. Quattro muli trainavano la vettura lungo la strada scoscesa e dissestata che declinava appena dalla pianura fino a Butcher's Crossing; mentre le piccole ruote del carro entravano e uscivano dai solchi lasciati dalle carrozze più pesanti, il carico, coperto da teli e legato al centro del pianale, si spostava da una parte all'altra, le tende arrotolate sui due lati sbattevano contro le stecche di noce che reggevano il tettuccio fatto di assicelle e tela, e l'unico passeggero in fondo alla vettura si sosteneva puntellandosi contro le sponde laterali, con una mano piantata sul sedile rigido foderato di cuoio e l'altra che stringeva una delle sbarre di noce infilate negli occhielli di ferro inchiodati alle sponde. Il conducente, separato dal passeggero da una pila di bagagli che arrivava fin quasi al tetto, gridò oltre gli sbuffi dei muli e gli scricchiolii del carro:
"Butcher's Crossing, siamo arrivati!"

John Williams. Butcher's Crossing. Fazi Editore

Pare che il maschio non possa stare senza riti di iniziazione, e quando non è la società ad imporglieli è lui stesso che va a cercarseli. Forse è nel DNA umano mettersi alla prova, sfidare natura ed eventi. Questa è la storia di un amaro rito di passaggio, amaro per l'ambiente, per una comunità, per i protagonisti, per una intera epoca. Will Andrews ha venti anni, abita a Boston è figlio di un pastore che ha potuto offrirgli una educazione universitaria che a fine 800 non è sicuramente il target per tutti, ma non gli basta e sale su una diligenza e poi su un carro per correre verso il mito del West. Lo troverà, il suo West, mettendosi in società con un cacciatore solitario che sogna la sua battuta di caccia perfetta da undici anni senza trovare un finanziatore. Libro scritto nel 1960, raccontando la fine del secolo precedente, nel quale si prefigurano gli scenari della società attuale in corsa verso la cieca ed avida autodistruzione. Ottima lettura


Commenti

  1. anche se ora sul mio comodino non c'è più spazio, lo tengo a mente

    RispondiElimina
  2. come mi è garbato sto libro ! Ho preso pure Stoner di John Williams (vero capolavoro!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ed ora Giardi toccherà pure a Stoner :)

      Elimina
    2. Chi di Williams non ha mai letto niente da quale dei due deve iniziare? Si, lo so, sono ignorante, lo so. Lo so.

      Elimina
    3. dovrebbe risponderti Giardi che li ha letti entrambi, qui in Italia è uscito prima Stoner e sull'onda del suo straordinario successo è uscito anche Butcher's Crossing

      Elimina
  3. Oh bella, questo autore non lo conosco e ammetto che questo romanzo probabilmente non avrei mai considerato di leggerlo. Ma approvato da te e Giardi è sicuramente una garanzia. E io eseguo gli ordini
    miei capitani !

    RispondiElimina
  4. non riesco più a leggere..... mi segno tutti i titoli su una nota sul telefonino ma non riesco mai a leggere....
    sono diventata anche pigra, grazie, comunque.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari