In memoria del tiglio odoroso che ha protetto per anni le finestre della mia classe al liceo, dei ginkgo biloba snelli ed eleganti, dei frondosi bagolari e delle decine e decine di pioppi che non hanno retto a questa folle estate che noi uomini abbiamo mutato e di cui paghiamo tutti le conseguenze.
Mamma mia, davvero... :(
RispondiEliminacredimi Tiziana ieri la città era stravolta, "cadaveri" di piante schiantate ovunque, coperture di cappannoni volate tre strade più avanti, pezzi di intonaco, cartelloni stradali, pali della luce divelti , sottopassi allagati e per fortuna quest'anno non ci sono state vittime come lo scorso anno
RispondiEliminapensavo che parlassi della partita.
RispondiEliminaPorco quella non era una bomba era una fine del mondo
EliminaOh mamma che disastro. Anche il tiglio, che di solito è un bell'albero robusto :-((
RispondiEliminaieri sono passata di fianco al cadavere sezionato vedessi che stazza aveva!
Eliminanon ci sono più le stagioni di una volta
RispondiEliminaavevo sentito dei disastri, ma vedere è peggio, molto peggio
RispondiEliminae ti assicuro che questo che vedi è niente e sabato abbiamo fatto il bis e quel gran genio del nuovo sindaco che spreca il tempo in crociate che nessuno, men che meno Papa Francesco, gli ha chiesto, con tutto che altri disastri erano annunciati non ha fatto pulire i chiusini dalle foglie e dai rametti determinando l'allagamento di molte parti della città, chissà come arriveremo alla fine dei prossimi 5 anni!
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