Giuliano
Giuliano ha avuto una partenza in salita ed un arrivo doloroso e troppo precoce, ma nel mezzo ha deciso di dare spazio ai fondamentali. Per prima cosa giovane, giovane si è scelto il sostegno che non aveva mai avuto, Giuliano non era tipo da progetti in grande, ma da progetti solidi, quindi ha trovato un pilastrino che in quanto a portata e resistenza non era secondo a nessuno: Linda.
Da quel pilastrino robusto è ripartito con slancio a costruire come una formichina e poiché la sua passione erano la casa e la famiglia, che tanto gli erano mancate nell'infanzia, ha completato le fondamenta mettendo al mondo Katia e Tania. Alle sue fondamenta vorrei dire: avete contato l'uno sull'altro fino all'ultimo secondo di gioia, fino all'ultimo secondo di speranza, fino all'ultimo secondo di dolore, nessun rimpianto perché è l'amore che vi ha guidate fino ad ora e da ora. L'altra passione di Giuliano era l'orto, così ha seminato per tempo, e ad un età in cui molti ora fanno i padri titubanti, lui già faceva il nonno orgoglioso, e fare il nonno gli è riuscito così bene con Mattia la prima volta che si è impegnato molto ci ha aggiunto anche Giorgia, Martina ed Emma. Ora vorrei che tutti loro non dubitassero mai che tanto amore ricevuto non andrà perso, che basterà pensare al nonno quando la strada si fa dura per averlo accanto con il suo sotegno: l'amore si trasforma, ma non muore. Giuliano amava il convivio,il buon mangiare ed il buon bere, a volte sembrava mangiarsi la vita, purtoppo l'ha anche fumata.
Per questo la prossima volta che sarete a tavola in compagnia, spegnete le sigarette, levate un calice e brindate alla vita perché è così che vorrebbe essere ricordato: celebrandola
Quella contro il fumo è una battaglia di vita, dignità e bellezza.
RispondiEliminaCerchiamone le migliori strategie, senza arrenderci di fronte all'enorme difficoltà (e non alludo a quella di smettere, che non ne ho mai fumata una).
E che l'amore che "si trasforma e non muore" aiuti tutti i nipoti del mondo.
grazie Franz
EliminaMi viene in mente il mio papà. Anche lui se l'è fumata.
RispondiEliminaun abbraccio
EliminaMio padre smise di fumare nel lontano 1965, quando io, a sei anni, ero ricoverata in terapia intensiva e lui ha detto Se si salva non fumo più: esiste dimostrazione d'amore più grande? Mi padre se n'è andato due anni fa, a 87 anni, con ancora una voglia tale di vivere che, però, non gli ha impedito di dire " avrei voluto vivere ancora qualche anno per vedere i miei nipoti crescere, comunque ho avuto una vita felice".
RispondiEliminaEmanuela
anche mia madre smise di fumare mentre faceva assistenza in ospedale a mio padre, 34 anni fa, diciamo che a 86 anni ha un po' il fiato corto, a volte è smemorata ma tiene botta. Benvenuta Emanuela
Eliminasiamo tutti così maledettamente provvisori in questa vita...
RispondiEliminaquello che rimane di una vita bella non è mai provvisorio
Eliminaun abbraccio Amanda :(
RispondiEliminac'è che ci si sente più soli
Eliminahai raccontato la storia di mio padre, uomo solido e innamorato della sua famiglia, che se n'è andato troppo presto, a 70 anni per lo stesso maledetto motivo....un bacione a te e un abbraccio a tutti i suoi cari
RispondiEliminaGiuliano a 70 non si è avvicinato e le storie delle persone buone e concrete si somigliano un po' tutte
EliminaChe bella storia Amanda, è la storia di una vita d'amore e non è cosa da poco, un abbraccio Amanda..
RispondiEliminaAnche la mia mamma se l'è fumata, e il mio papà l'ha aiutata, quando il chirurgo dopo l'asportazione di un terzo di polmone le ha detto di smettere, lei ha fatto finta e mi ha presa in giro, anzi mi hanno presa in giro, fumavano di nascosto...
anche se a magra consolazione direi che forse a quel punto il danno era già fatto, un abbraccio a te MG
EliminaRientro tra quelli che qui ed in ogni dove "anche mio padre fumava"...
RispondiEliminaIl mio fumava tanto che il pensiero di lui si porta appresso l'odore del "suo" fumo. Condivido Amanda, certe presenze restano per sempre anche se il vuoto fisico é in certi momomti devastante...Pensavo che la scorsa estate, all'imbrunire, nella casa vuota e silenziosa ho desiderato da impazzire un suo abbraccio...io che non avevo mai fumato per scelta e reazione, ho pensato che qualche settimana prima una cara amica mia si era scordata il suo pacchetto. Ne ho presa una e l'ho fumata ad occhi chiusi...
Era un po' come assaporare le sua essenza, io se chiudo gli occhi posso annusare ancora il profumo di nonna Erminia e non lo sento più realmente da 30 anni e 4 mesi.
EliminaMa ti prego, ora non accenderne più
Faccio parte di quelli che "si, anche mio papá fumaVA".
RispondiEliminaC'é per certuni un modo "fertile" di stare al mondo, quel modo lì che lascia negli affetti (ma anche in quelle conoscenze in apparenza più superficiali) un segno di luce, un posto buono a cui attingere nei dolori ed in cui condividere ancora le gioie.
Le assenze, alcune in particolari, però a volte tornano come delicati fantasmi, lo scorso anno tornando dal mare in una casa vuota e in una Milano ancora silenziosa, sentii talmente forte il desiderio di adagiarmi in un suo abbraccio da accendermi una sigaretta, pure se per sceltave per dispetto a lui, non avevo mai fumato.
Le palpebre socchiuse, fumo amico, e lui.
L'avevo scritto ma era scomparso dopo l invio ;) così hai una doppia versione del mio commento :) (pssss...scusa l'invadenza)
RispondiEliminada circa una settimana blogger si mangia sempre anche il mio primo commento della gornata così ho preso l'abitudine di fare copia prima di dare l'ok al pubblica, chi mi parla di sè non è mai invadente
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