A che punto è la notte





Prego.
Prego molto.
Prego molto il dio delle piccole e stronze, perché nella prossima vita mi faccia rinascere con una passione sfrenata per l'eremitaggio, o in alternativa mi generi da un utero di Islandese, così nasco in un posto civile, poco affollato  e fresco.
Ma conoscendo la mia capacità di pregare e la voglia di prendermi per i fondelli del dio delle piccole e stronze, mi farà nascere a Calcutta o in alternativa in Siberia.
Sono nata e cresciuta e vissuta sempre nello stesso posto, ed io sono sempre quella, ma il mondo intorno a me è cambiato e muta ancora alla velocità della luce e ci si adatta agli odori di cucina che non sanno più di ragù e arrosto la domenica ed anche tristemente al fatto che non ci si saluta quasi più e che non si sanno più i nomi dei vicini, ma alle notti insonni, io a quelle non mi abituo, specie in estate quando fa caldo, quando le finestre sono aperte e l'aria ha l'aroma dell'alito di un san bernardo.
E la differenza, credetemi, non la fanno il colore della pelle, la religione, le differenze culturali, no la differenza la fa la mancanza di senso della comunità, la capacità di immedesimarsi negli altri, il capire che la mia libertà finisce dove inizia la tua.
Notte tipo in questo periodo: 
  • le ragazze dell'ERASMUS (o come diavolo si chiama ora il progetto di scambio culturale) del palazzo di fronte all'ultimo piano iniziano a meditare sul loro grande terrazzo con un monitor che manda musica new age a tutto volume, verso le 10 di sera, vanno avanti per più di un'ora, poi, finita la meditazione arrivano gli amici a cena e vanno avanti per un orario variabile tra le una e le due a chiacchierare e ridere a tutto volume
  • intanto alle 9 di sera i fiorai bengalesi del piano terra finiscono di preparare i mazzi di fiori che venderanno ai semafori ed in giro per i locali, escono per il loro giro di lavoro e poiché è noto che gli innamorati disposti a tutto sono quelli che si attardano di più, rientrano verso le 3 del mattino, a quel punto cenano e cenando accendo la TV satellitare per sapere le ultime notizie da casa loro, devo ammettere che la musica con il sitar di sottofondo concilia il sonno, anche se quando parte nel cuore della notte, l'adrenalina dà una mazzata alle mie arterie che pensavano di godersi il meritato riposo.
  • alle 3 e 30 rientra anche il figlio dei cinesi del piano di sotto che spesso si accompagna alla morosa che indossa sempre un tacco 10 e che lo fa apprezzare per i 75 scalini che servono ad arrivare al portone di casa sua, d'altra parte è noto che perfino un'ippopotama ubriaca cammina meglio sui tacchi di una cinese media, che sembra sempre Bambi ai primi passi a vederla da dietro, poi giunti a casa, incuranti, non del mio riposo, ma di quello dei loro genitori e suoceri, che si svegliano alle 5 e mezza per andare a lavorare non accostano la porta di casa ma la sbattono con tal veemenza che la mia porta blindata entra in risonanza.
  • i ragazzi in attesa di permesso di soggiorno del secondo piano, hanno vent'anni e passano giornate che vengono riempite solo da partite di calcio al campetto parrocchiale e dal corso di italiano, a volte, annoiati dall'interminabile attesa di mesi sulle loro sorti, chiacchierano per ingannare il tempo, a vent'anni succede se non si ha null'altro da fare a qualsiasi ora.
  • alle 4 e 30 inizia il melodioso canto dei merli che se ne fregano di quello che hai fatto fino a quell'ora, per loro la giornata inizia presto vicino al solstizio

Commenti

  1. Insomma un incubo.
    mi dico: Beata ME!
    Almeno posso darti il Buongiorno?
    Un caro saluto

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  2. Bellissimo l'incipit del post ma anche il resto : mi piace l'ironia intelligente.
    Cri

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  3. Ho riso, riso, fino alle lacrime. Straordinaria!

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  4. Dimentichi: le festicciole a letto dei due cinesi. e il trenino dell'amore dei tuoi vicini gay della croazia

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    1. le festicciole a letto i cinesi le fanno da mezzogiorno alle due al di loro risveglio, per mia fortuna, perché la cinesina ha due polmoni come urlatrice niente male, i trenini gay erano nella casa affittata in Dalmazia, e pure quelli per fortuna, nell'ora della siesta

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  5. vivi in un posto orribile detto così!

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    1. diciamo che vivo in Piazza Vittorio ma senza l'orchestra perché almeno quella sarebbe piacevole

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  6. solo per solidarietà.. ieri sera qui c'era temporale e appena riuscivo ad addormentarmi partiva mossa dal vento la persiana della vicina ,la quale persiana iniziava a sbattere ripetutamente sul muro , e così tutta la notte....altro che melatonina per favorire il sonno, mi serve qualcosa per favorire il trasloco ( della vicina)

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  7. ....io sento gli uccellini, ma lo sai, ancora sento gli uccellini, poi mi uniformerò ai voleri del dio delle piccole e stronze.... e tu lo sai che spero mi tocchi presto, nonostante...

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  8. Cioè, bello il condominio multietnico, magari potresti imparare qualche insulto nelle loro rispettive lingue. Comunque non ho capito come cacchio si fa a meditare con il megaschermo e la musica a tutto volume. Io nel frattempo ho i soliti tosaerba, qualche motosega e stasera anche un concerto di strilloni tipo heavy merdal giù in piazza. (Per fortuna che ha cominciato a piovere.)

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