SCAMPO DAL CAŁIGO
Lo scampanio delle vacche in lontananza.
Il frusciare del vento tra le fronde dell'albero che ti ripara dal sole.
Il canto degli uccelli.
Il moscone impunito e curioso che si posa ad annusarti i piedi nudi al sole.
Il profumo dei fiori e del timo selvatico
La vacca più simpatica è una pezzata nera: ha lasciato le altre ad affannarsi nella ruminazione per erte erbose e si è "spiaggiata" al sole su un rilievo, talora ci osserviamo pigramente da lontano intente alla stessa molle occupazione, il riposo.
Finire un libro già iniziato a casa, bersi un giallo svedese.
A tratti le nuvole velano il sole, rabbrividisce la cute, gode l'anima
PS: per i non veneti la traduzione del titolo: fuggo dall'afa
poche parole... che meraviglia. Anche noi ad agosto fuggiremo da u cadu (dal caldo in genovese)
RispondiEliminadivertiti
oh Ernest era solo la fuga di un giorno :(
EliminaPartecipo a questa ode al riposo. Molto familiare il suono.
RispondiEliminaGrazie per la traduzione.
Ciao e a presto!
Ciao Carla :)
EliminaNon conoscevo questo termine, ma mi sembra di aver già visto le montagne. Dove sono? Si può dire?
RispondiEliminaIl Grappa salendo da Semonzo
EliminaHo sentito tutto: lo scampanio, il vento tra le fronde, e soprattutto il timo selvatico. Che meraviglia! Grazie per questa passeggiata in montagna!
RispondiEliminaVero che si stava bene? ;)
EliminaUh, mi sento già più fresca!
RispondiEliminaLuogo ideale.... io mi accontento delle Apuane
RispondiEliminafetente: tu al fresco noi all'afa!
RispondiEliminati ho invidiata tutto il giorno, sappilo!