Di acqua, di cielo, di terra

Francesca Ballarini/Nina le CartoNine






Se la coltre di nuvole non si interrompesse poco sopra l'orizzonte, di fronte a me ci sarebbe una tavola grigio azzurra sterminata, di cielomare, interrotta solo, ai lati del mio campo visivo dai due frangiflutti di massi; perfino le onde giocano a nascondino, si sono fatte piccole, piccole.
Due cani abbaiano alle mie spalle tra le dune, i pochi bambini sulla riva edificano incessantemente improbabili castelli che nascono già semidiroccati e penduli o scavano interminabili buche.
A tratti il sole fora il vello delle pecore acquose, ma con scarso convincimento, riposa dopo tre settimane di duro, implacabile lavoro.
Tra la sabbia, bruna per la pioggia notturna emergono grosse conchiglie o legnetti portati dalla mareggiata.
L'aria, ferma, a tratti si ricorda di dover danzare, ma è appena un giro di lento.
Tutto appare sospeso, come la strada che ho percorso tra campagna e laguna, stranamente deserta in questa prima domenica d'agosto, un nastro grigio che si srotola in mezzo all'incanto; il mio occhio destro che spazia tra i canneti e l'acqua e quello sinistro che affonda nel verde della campagna che si estende fino ai monti e quindi a perdita d'occhio in una giornata come questa in cui le montagne risultano invisibili celate dal manto nero di nubi gravide di pioggia. Folaghe e germani fendono placidi l'aria e mi accompagnano dove la campagna si fa pineta e  la pineta si fa arenile e si abbraccia al mare.
Ombrelloni gialli chiusi, paiono raggi di sole scagliati a terra come monito: sto per tornare

Commenti

  1. leggere questo post è un po' come aver viaggiato...

    RispondiElimina
  2. Il mare è stupendo anche con questo scenario ma... non nel mese di agosto :(
    Io mi ci sarei incazzata e di brutto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tranquilla Francesca, dall'una appena usciti dall'acqua, dopo un'ora di nuotata solitaria io ed il 3/4, è arrivata la brezza che ha spazzato il vento, l'acqua ha iniziato a scintillare, tutto si è colorato ed abbiamo potuto goderci uno splendido tramonto in technicolor, quello meriterebbe un altro post :D

      Elimina
  3. Così languido E morbido questo racconto. Mette quella serenità che brano tanto in questo periodo. Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ecco proprio così è stata una giornata serena, me la sono goduta, pochissima gente nessun traffico nè in andata nè in ritorno, proprio quello che serviva in questo periodo di intenso lavoro

      Elimina
  4. Il lavoro uccide la creatività, le vacanze la stimolando, come dimostra questo bel racconto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. voi datemi un giorno di stacco ogni tanto e poi io inizio a riempire pagine e pagine ;)

      Elimina
  5. guai a far notare ai bimbi che i castelli primo o poi cadranno...è un bel mare il tuo, un bell'agitarsi di parole

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credimi con i bimbi direi di avere un certo feeling, i loro castelli sono sempre splendidi mentre ne discutiamo

      Elimina
  6. Molto bello, un vero quadro dipinto con le parole.
    Un saluto
    Daniel

    RispondiElimina
  7. Quello stesso giorno ero a Tirrenia, il sole c'era e non c'era, ma in compenso c'erano dei cavalloni di quelli che ti fanno uscire dall'acqua solo per fame! Ma mai sarei riuscita a raccontarlo con tanta poesia :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari