Patatapelota








Che nonno Valentino fosse un genitore severo è noto, ce lo dicono i racconti della mamma e della zia; dicono sapesse incenerire con uno sguardo, raccontano che fosse impossibile criticare un'insegnante anche se quello aveva torto marcio perchè l'autorità dell'insegnante non si discuteva, raccontano che bisognasse studiare con profitto ma allo stesso tempo si dovesse aiutare al Caffè: lavare le damigiane dopo il travaso del vino nelle bottiglie, gestire il Totocalcio, fare le confezioni delle ceste natalizie, a seconda dell'età c'erano oneri proporzionati. Narrano che fosse attento alla forma fuor di misura e alla moralità: del tipo che amando mia madre Puccini spassionatamente per trasmissione matrilineare , mio padre a venti giorni dal matrimonio, dopo 7 anni di fidanzamento, era riuscito a reperire tre biglietti all'Arena ( si badi 3 biglietti: per mia madre, per lui e per zia Teodolinda che avrebbe fatto da chaperon o terzo incomodo, vedete voi) e si presentò dal nonno per chiedere il permesso, mio nonno, non rispose subito a mio padre ma a nonna Erminia che cercava di intermediare disse: "Non la sposa un veronese? chissà quante volte la podarà andare in Arena", inutile dire che i biglietti furono ceduti.
Tuttavia di quel Valentino lì io non so nulla. Conosco solo qualche severa girata di occhi quando davvero noi bimbi si esagerava.
Per me nonno Valentino era caramelle latte e miele, compagno di costruzioni Lego, ma soprattutto era Patatapelota.
Non so cosa fece amandapiccola per costringerlo ad una resa incondizionata.
Come ho già scritto non era la prima nipote, quello toccò a sua sorella, non era maschio, quello toccò a suo cugino Massimo, non era la più piccola, quello toccò a sua cugina Monica.
Ma era la sola a cui era concesso il rito quotidiano: lui sedeva al tavolo della sala da pranzo, capotavola, al suo posto, amandapiccola saliva su una sedia e si arrampicava sul tavolo seduta di fronte a lui e lo guardava innamorata e ruffiana negli occhi col ciuccio in bocca, con le manine gli carezzava la testa calva ben rasata (amandagrande ha ancora la sensazione del capello in ricrescita che punge sotto le mani sulla nuca del nonno, minuscoli irti capelli bianchi) e spostando il ciuccio di lato alla bocca gli diceva ridendo sorniona :" cara la mia Patatapelota".
Testimoni oculari sostengono che Valentino la roccia si sciogliesse, qualcuno più ardito giura di avergli sentito fare le fusa.
Quando fu ricoverato in ospedale non c'ero, ero sui monti con amici dei miei per le vacanze di natale, chiesi subito se l'ambulanza che se l'era portato via avesse le sirene in funzione, si pensò che la mia fosse la domanda stupida di una bimba che essendo lontana temeva di essersi persa lo spettacolo, invece nella mia testa di bambina le sirene rappresentavano la gravità: nessuno mi diceva niente ma leggevo l'angoscia negli occhi di nonna Erminia che era impossibiltata ad assisterlo fuori casa. Eravamo accomunate dall'impotenza e dalla lontananza. Mio nonno morì dopo due mesi, avevo dieci anni, il suo funerale e tutto quel dolore sono il mio primo ricordo adulto.

Commenti

  1. Che bella manina sulla patatapelota!
    Tienilo stretto stretto questo ricordo.
    Ma quel musino truffaldino, sei tu?

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  2. belli i racconti di questo blog.. e altrettanto belle le foto

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  3. Sarà che io ho sempre patito voglia di nonni, ma quando leggo queste belle storie mi sento appagata. E capisco in pieno nonno Valentino, sempre di eleganza esemplare, non si poteva resistere al faccino birbantello di Amandapiccola :)

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    1. Rispondo io per Amandapiccola: difficile resistere al fascino di uno spiritello dispettoso....

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  4. Sempre belli i racconti sulla tua famiglia, Amanda, mi fanno tornare indietro negli anni, ho avuto la fortuna di avere dei nonni e leggere le tue avventure me li fa ricordare, grazie.

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  5. Per Amandapiccola: tesoro, nonno Valentino si scioglieva si, con una come te con il ciuccio in bocca....
    per Amanda la dottora: io mi innamoro sempre dei tuoi parenti, mi ritrovo con i miei... mi par di essere a casa!
    Baci
    Sandra
    p.s. hai visto che fortuna sfacciata, sbaglio l'anno del contest e mi becco una cartoNina!!!!!

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