Frollini cioccolato e uvetta ( sandreschi-amandati)

la foto è brutta ma loro sono buonissimi



Sandra postava qui una ricetta di frollini a me, allergica alla frutta secca, severamente vietati, si discussero le possibili varianti e si addivenne ad una ricetta che, al posto di noci e nocciole, prevedeva l'utilizzo di uvetta e cioccolato fondente.
Tuttavia al primo tentativo il mio forno mi fulminò quasi tutta la produzione, ma tra i reperti tostati ve n'erano alcuni, pochi ahimè, che lasciavano intuire l'assoluta bontà dell'impasto; così mi sono ricimentata in questa variante, che oltre tutto è decisamente più veneta, che ha dato risultati eccellenti, perché i toscani saranno migliori produttori di vino (per altro noi vantiamo prosecco ed amarone), ma in quanto a consumo, solo i friulani ci stanno alle calcagna

Ingredienti

40 g. di uvetta sultanina
50g. di cioccolato fondente amaro
70 g. di burro 
200 g. di farina e 
mezza bustina di lievito per dolci
100 g. di zucchero semolato
1 uovo
scorza di limone grattugiata
vino Porto
cannella
Mettete in ammollo nel  Porto (mettere ammollo nel porto suona meglio che nel vin santo della Sandra che ha un che di liturgico) l'uvetta e lasciate che si "imbriaghi".
Lavorate insieme la farina ed il lievito setacciati con lo zucchero ed il burro che, come Sandra insegna, dovrà essere freddo di frigo, "smanazzate" tutto per benino, grattugiate le scorza di limone e aggiungete l'uovo intero, impastate,  strizzate l'uvetta, ma non tantissimo, e aggiungetela, insieme alla cannella in polvere,ed al cioccolato ridotto in piccole scaglie, se l'impasto dovesse sembrarvi troppo asciutto prendete il Porto rimasto dopo la sbronza dell'uvetta ed aggiungetelo a cucchiaini fino ad ottenere un composto omogeneo della giusta umidità.
Coprite con pellicola e cacciatelo in frigo per mezzora almeno; stendete la pasta con il mattarello, non troppo sottile ed usate un bicchierino o degli stampini per ottenere i biscotti, mi raccomando rilavorate e ristendete gli scarti non si può buttare nulla di tale bendidio.
Infornate in forno preriscaldato che nel mio caso, per non tostarli era 150 gradi, per 10 minuti e poi a 180 gradi per 3 minuti

Commenti

  1. e allora bisognerà che mi inviti all'assaggio di tali delizie! buoni con il porto..... è che noi siamo vinsantai: in una casa toscana in Vin Santo difficilmente manca!
    ma ora che fai, ci diventi anche supersceffa?
    :O)
    Sandra

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  2. Mmmmmhhhh slurp, la ricetta già di per sè è allettante, con il porto e l'uvetta sbronza ^ _ ^
    diventa altresì intrigante, da provare sicuramente

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  3. Io non amo l'uvetta, ma a piccole dosi la tollero.... sembrano buoni. Vado pazza per i biscotti fatti in casa :D

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    1. non mettere l'uvetta e bagna l'impasto direttamente con qualche cucchiaino di vino dolce liquoroso e metti nocciole o mandorle se non hai problemi con la frutta secca. Sono fantastici

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  4. Buoni che devono essere! Per il resto quoto il commento di Silvia ;)

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  5. Peccato che non si possa postare anche il profumo mentre cuociono in forno!!!
    Ma che bontà...
    E poi anche la descrizione del procedimento ha la sua poesia: "Mettete in ammollo nel Porto l'uvetta e lasciate che si imbriaghi". Che dire...

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    1. direi che la prima volta è stato un profumo solo per 2 minuti poi è virato al bruciato, la seconda volta c'era a casa il 3/4 che per 13 minuti continuava a dire "non me li bruciare anche sta volta, non me li bruciare anche sta volta".... non è che me lo sia goduta molto era uno stress :D

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    2. Io coi dolci proprio non ci so fare. Mia nonna dice che dipende dal fatto che sto col muso davanti al forno e apro di continuo per vedere da vicino come sta andando. Poveri dolci: li stresso!

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  6. bello lo sfondo nuovo del blog!! belli anche i biscotti, parola di Rockino

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