Il buco
Michael Vincent Manalo |
Se si arrivava in quella quieta - troppo quieta - cittadina di provincia, la prima cosa che colpiva era l'odore dell'aria: aveva un non so che di noto, fiorito, ma oltre misura intenso. Poi subentrava l'assuefazione ma, senza praticamente rendersene conto, a poco a poco ci si trovava prima i piedi a bagno e poi il livello di quel liquido giallo e dolciastro saliva. La donna stava immersa fino alla cintola in quella che, alcuni test, eseguiti negli anni precedenti dall'agenzia regionale per la protezione ambientale, avevano identificato come camomilla; scavava e scavava da anni la sua via di fuga, fuggiva da quel posto che pareva morto o forse era solamente addormentato, in cui lei stessa si era reclusa, convinta che tornare fosse necessario a voltare pagina, e così aveva chiuso le porte della sua personale gabbia, o così a lei pareva. Tramite il cunicolo scavato però aveva una via di uscita, ma solo il sabato, poi la luce si spegneva la domanica sera e lei riprendeva a scavare fino al venerdì successivo e non c'era aria in quel buco, unico sostegno la musica che colorava i giorni e i sogni anche se, con il passare del tempo, le pareva che perfino i sogni fossero diventati troppo cari; ma la musica, quella non la tradiva, le dava ali, spazi e colori, scavava, scavava ma per cinque giorni la settimana le avevano messo una catena, lunga, ma pur sempre una catena e trovava che ci fosse più aria nel suo buco in cui scavava per la libertà, che in superficie, dentro a quel brodo caldo, in quell'olezzo stordente dove si scontava una sorta di condanna al lavoro, perché lavorare era l'unica opzione possibile. Il Capo così la intendeva almeno: dovevano essere grati di avere quell'incommensurabile opportunità, dovevano investire il loro tempo, i loro interessi e la loro intera esistenza al fine di garantire il suo profitto, e, data la contingenza economica planetaria, "rivendicare i propri diritti" risultava una locuzione fuori tempo massimo; d'altra parte quella gente, immersa da anni nella camomilla, non aveva mai neppure lontanamente immaginato che ci fossero dei diritti da rivendicare.
La donna in cuor suo avrebbe preferito non scavare da sola, o scavare sapendo che qualcuno l'avrebbe attesa impaziente all'uscita dal buco, ma gli anni passavano e la sua fuga rimaneva solitaria, anche se di sabato all'uscita del cunicolo trovava buoni amici con cui condivideva le sue passioni e che percepiva come vivi e vicini. Fu al tramonto di un sabato che prese infine la decisione, recise la catena, comprò ad un mercatino un violino usato, salutò gli amici ed iniziò la sua nuova vita, ora qualcuno giura di averla sentita esibirsi a Parigi, qualcuno sostiene che si innamorò, ricambiata, del suo maestro di musica, qualcuno asserisce si sia unita ad un quintetto che si esibisce in grandi spazi per pochi eletti, tutti affermano che i suoi capelli abbiano il profumo del mare e che sia felice
AUGURI ALE
bisognerebbe avere il coraggio di tagliarle le catene.... e andare a suonare con un quintetto sospeso nell'aria.
RispondiEliminaanche qualcosa di meno precario andrebbe bene lo stesso :D
EliminaChe bello, Amanda, questo mi commuove. Sarà che anche qui è un po' come vivere nella camomilla (avvelenata, però).
RispondiEliminaAuguri Ale!
ma lì è qui o dall'altra parte dell'oceano? comunque mi è appena venuta una illuminazione per l'inizio del racconto per te ;)
EliminaIo la vedo, con i suoi riccioli ribelli che profumano di mare, suonare per le vie di Parigi e raccontare la sua nuova vita felice. Buon Compleanno Ale! .... aspetto una cartolina da Paris <3
RispondiEliminase vuoi mandarci una foto dello gnomo da giardino va bene lo stesso :D
Eliminaauguri!
RispondiEliminaBrava Amà! è anche a lieto fine!
il lieto fine è in tuo onore, ché se non c'è il lieto fine neanche leggi fin dai tempi di cip cip :)
EliminaIo non ho parole!! Mi scendono i lacrimoni e non riesco a fermarli e mi vede pure l'omino dei pc a cui ho chiesto la cortesia di usare 5 minuti il suo pc senza blocco ai siti non consentiti. Amanda che dire ti confermi un'eccelsa scrittrice, in continuo miglioramento..e poi qui dentro ci sono tutta io, mi conosci bene, conosci i miei travagli interiori e i miei sforzi quotidiani, l'ho già detto che sono commossa? Lo ridico..e sono pure senza parole che per una chiacchierona come me è inconsueto. Grazie a tutti di cuore per gli auguri, un abbraccio stretto e tutto speciale per Amanda...ah notiziona, con i soldi che racimolo in questo compleanno mi compro il pc nuovo, così almeno da casa la sera posso commentare. Saluti da Ale boccolosa in attesa del vento nuovo che spezzi le catene e scompigli i ricci..
RispondiEliminaAle è tornata a casa :D
EliminaAuguri Alessandra, di tutti i più meravigliosi cambiamenti che riesci a sognare.
RispondiEliminaE a presto rileggerti qui nel coticario.
Auguri Ale boccolosa!! Tanti auguri a teeeeeeeeee !! ma che bella notizia che ci hai dato! con il nuovo pc ti riavremo qui! !wowwww
RispondiEliminaRacconto stupendo ma soprattutto ti sei davvero superata riguardo ai link, uno più meraviglioso dell'altro! Non conosco Ale, ma decisamente deve meritare parecchio :)
RispondiEliminaAh, auguri Ale!!
oh sì che merita e a quanto pare avrai presto modo di conoscerla :)
EliminaTrovo il tuo blog molto interessante e posso ammetterlo con certezza dopo che mi sono fatta una lunga scorpacciata di post :)
RispondiEliminaTornerò a leggerti, intanto mi iscrivo ai followers.
Ciao
Francesca
P.S. mi associo agli auguri.
io non lo so come sei arrivata qui, so per certo che fai foto bellissime, benvenuta Francesca
EliminaAugiri di tutto cuore, Ale boccola!
RispondiEliminaPerfora piano piano la terra, o costruisciti piano piano le ali, qualsiasi cosa per vivere la tua vita!
Sbasotti!!!
brava Amanda bel post!
RispondiEliminagrazie ! :)
EliminaValgono ancora gli auguri o sono irrimediabilmente fuori tempo massimo?
RispondiEliminaComunque sia, io te li faccio lo stesso.
Buon compleanno!!!!
Chiedo scusa ad Ale, ma questa è una comunicazione di servizio per Amanda. Pur avendo sottoscritto, da tempo, l'abbonamento a Mica Cotiche a volte alcuni post non si aprono, anzi, appare la scritta Blog non trovato: oggi è toccato al forse post "il buco". Che faccio? chiedo il rimborso?
RispondiEliminascusa scusa spiegami bene?
EliminaTra l'elenco dei nuovi post leggo l'anteprima de "il sacco" ( ieri ho scritto il "il buco" per errore), quando ci clicco sopra per "continuare a leggere" il sistema mi dice che il blog non esiste. Anche adesso ho aperto il tuo blog ma il primo post che vedo è "il buco". Ti ho segnalato il fattaccio perché ho notato anche altre volte questa disfunzione del sistema. Buona giornata Amanda
RispondiEliminaprecisazione. Se clicco su continua a leggere appare "Spiacenti. La pagina del blog che cerchi non esiste."
RispondiEliminaSe invece clicco su Mica Cotiche il primo post che leggo è Il Buco.
quello non è un problema di blogspot ma un errore mio ho dato per errore il pubblica ad una bozza, per leggere il sacco dovrai aspettare :)
EliminaA me viene in mente, parlando di odore dell'aria, l'odore che ho sentito in un posto in particolare che adesso è dentro di me...
RispondiEliminaora si domanderanno i nostri piccoli amici: che odore era? che posto era? :D
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