Come chiudere una porta

Per essere la donna che non sa dire addii, devo dire che sono costretta a dirne molti più di quanto la mia natura sia in grado di tollerare, soprattutto sul lavoro.

Dopo due anni presso lo stesso ambulatorio pediatrico, l'adorata collega che sostituivo va in pensione (ebbene sì qualcuno fortunato riesce ancora ad andarci). E' stata una collaborazione splendida, stesso tipo di approccio al paziente, ampio margine di manovra per me, piena fiducia. Lei è uno di quei Medici (scrivo con la maiuscola perchè non ne fanno più così) che tiene l'ambulatorio aperto duemila ore al giorno e negli ultimi due anni mi ha chiesto di aiutarla per continuare a prestare lo stesso servizio ai pazienti, non ce la faceva più, dopo due anni questi bambini sono anche miei pazienti.

Quando un ragazzino arriva a 12-14 anni sei tu il primo a dire: "Cosa ci fai ancora qui?" "Ma sa dottoressa è la mamma...." allora strigli la mamma che dovrebbe dare a questo giovane uomo/donna la dignità di riconoscersi grande con un medico da grande, ma i piccolini, come fai a perderteli per strada?

Come faccio a non vedere più il mio fidanzato quasi cinquenne che proprio per me ha indossato l'abito da Don Diego De La Vega (nossignori lui non è zorro è don diego e guai a contraddirlo). Come faccio a non occuparmi più delle gemelle, oggi esordienti alle primarie, che entrano una alla volta, perchè insieme fanno troppo casino e poi una esce a chiamare l'altra ma poi torna indietro a darmi un bacio? Come faccio a non sapere più nulla della piccola che mi ha fatto perdere un anno di vita la mattina che ha deciso di andare in arresto respiratorio in ambulatorio, che era colore della morte ma che DOVEVA vivere ed ho continuato a stimolare fino a quando non è arrivata l'ambulanza e poi ha fatto lo scherzo anche a loro e poi ne ha fatto un altro anche a quelli del PS ed ora che è bella come il sole ed ha quasi due anni? Come faccio a non sapere nulla di quelli che mi vedevano così o così ? Come posso non avere più notizie di piccolo capoccione moccioloso che per un anno sentivi urlare all'inizio della via e puntava i piedi come il miglior ciucchino ed ora entra, vuole sedersi da solo e si fa visitare senza battere ciglio? E del mappamondino dagli occhi enormi che respirava come un trattore perchè pure le sue tonsille erano due mappamondini? Della preadolescente innamorata della poesia della quale attendevo le impressioni su un libro di poesie che le avevo consigliato? Della mamma del piccolo che non ce l'ha fatta perchè troppo grave era la sua malattia ma che usa ancora l'ambulatorio per il book crossing come una specie di cordone ombelicale con quel bimbo che non c'è più e guarda avanti con coraggio ma a volte ancora indietro con gli occhi lucidi e forse ha bisogno di qualcuno che ha diviso con lei quella terribile esperienza?

Credetemi non è facile e quando ieri una mamma straniera mi ha detto dottoressa prego dio che il nuovo pediatra la scelga ancora come sostituta mi sono venute le lacrime agli occhi