Incipit: Bugie bianche
Mi chiamo Michael Salter, e sono morto. Morto. Questo lo so per certo. Quanto al resto.... posso solo fare delle congettue. E ne ho avuto di tempo per pensarci su: perchè mi trovo qui? Che significa? I miei pensieri girano a vuoto, come Winnie the Pooh quando va in cerca dell'elefante sulla neve e si accorge che sta solo seguendo le proprie orme.
Poco fa c'era mia madre qui nel bosco, e mi parlava di malintesi e sensi di colpa. Viene almeno una volta alla settimana e sempre di domenica, dal suo cottage sulla costa. Da sola. ultimamente si fa vedere quasi tutti i giorni e io ho iniziato a comportarmi come i ricoverati in ospedale che , all'orario delle visite, stanno all'erta, gli occhi rivolti verso la porta. La guardavo questo pomeriggio mentre saliva su per il sentiero, lenta come se fosse in processione, solennemente vestita di nero. Si è fermata davanti alla lapide eretta in mia memoria
Andrea Gillies. Bugie bianche. Neri Pozza. Traduzione Massimo Ortelio
La famiglia Salter vive in riva ad un lago nelle Highlands nell'antica dimora nobilare e si dice che su di essa ricada una maledizione, il lago ogni tanto richiede sangue Salter. L'unione della famiglia Salter si basa su un intrigo di bugie generate per non ferire ma che in realtà minano la serenità dei suoi membri dalle fondamenta. A distanza di venti anni due giovani vite si spezzano in circostanze molto poco chiare e solo una donna/bambina è presente ad entrambi gli accadimenti. Ogni membro della famiglia trova le spiegazioni che gli consentano una via di fuga:
"diceva che nell'alcool trovava qualcosa di molto simile alla preghiera. (...) una sorta di dialogo con se stessi dagli effetti terapeutici, un dialogo che interessa una parte del cervello più profonda di quella che usiamo di solito, e che dà voce a parti del sè solitamente nascoste"
"Leggere non è una cosa silenziosa e neanche passiva. La gente che legge parla con lo scrittore, con i personaggi, si infila nelle loro storie.Il fatto che vadano in quel mondo invisibile in cerca di amici, la dice lunga su ciò che pensano di quelli che hanno intorno. o almeno per me è così."
"La bambina che ero è ancora intatta, qui, sotto gli altri strati che si sono aggiunti, nel mio cuore. il trucco consiste nell'impedire che venga oscurata da ciò che viene dopo"
"I bambini amano sentirsi raccontare le tragedie fin nei dettagli più sinistri, si sentono immuni, al riparo dalle disgrazie, immortali: il futuro è una promessa raggomitolata nei loro cuori, come una fogliolina appena spuntata. tuttavia (...) il gusto della sciagura torna nella vecchiaia. E' una sorta di sfida, credo, una prova di coraggio, un'irriverente provocazione nei confronti della morte"
E fino alla fine, nonostante la dichiarazione dell'incipit ci resta il dubbio: Michael è morto davvero?
445 pagine bevute
mi piace il titolo
RispondiEliminaE' tale e quale anche nell'originale e davvero non potrebbe chiamarsi diversamente, ben tornato :)
Eliminaintrigante.... se non fosse che non riesco quasi più a leggere ultimamente... sono distratta dalla cucina, dal blog, dalla vita.... povera me!
RispondiEliminabaci
Sandra
Ricorda se vuoi scrivere devi leggere ;)
EliminaWow, appassionante!
RispondiEliminaacchiappante :)
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