Incipit? Cloud atlas
Cloud Atlas di David Mitchell, Frassinelli Editore, tradotto in italiano da Luca Scarlini e Lorenzo Borgotallo
Impossibile postare un incipit di Cloud Atlas , perchè bisognerebbe postarne una serie, perchè Cloud Atlas è una serie di Matroske, ma non è correttta neppure questa definizione, perchè le molte storie che vi sono raccolte che attraversano il tempo e lo spazio si sporcano e contaminano l'un l'altra senza un preciso senso di continuità, è come se vi fosse in ognuna di loro un testimone che viene consegnato alla storia successiva. Il testimone a volte è rappresentato da un personaggio a volte da un oggetto a volte da un rimando: i protagonisti sono uomini o donne che si trovano, spesso loro malgrado, in situazioni estreme, a volte la storia si interrompe proprio lì dove ti ha più catturato. E sempre si tratta di storie di predati e di predatori. E ci si ritrova spesso sia che la storia sia ambientata nel passato che nel futuro
Alcuni assaggi:
treni: mi ci è voluta una corsa traballante e stizzosa per arrivare al prossimo treno: solo per scoprire che era stato cancellato! Ma "per fortuna" quello prima del mio era così in ritardo che non era ancora partito
avidità umana: Sì, gli Antichi hanno piegato le malattie, le distanze, i semi e hanno reso banali i miracoli. Una sola cosa non sono mai riusciti a piegare: l'avidità nei loro cuori umani, sì l'avidità di avere sempre di più
stelle: le stelle di montagna sono molto diverse dalle timide punture di spillo che trafiggono i cieli urbani; sono rotonde e pesanti, e gocciano luminosità
Il libro mi era stato caldamente consigliato da mia sorella che di solito è un'ottima spacciatrice, trovo che Mitchell abbia inventato un poderoso impianto e che l'impianto regga, che sia un abilissimo narratore,che il gioco di scatole cinesi sia ben congegnato che le riflessioni a cui ci spinge sull'eterna lotta tra predati e predatori siano fondamentali, specie di questi tempi, che ci suggerisca che la salvezza deve essere trovata assolutamente nel superamento di questa lotta di sopraffazione, e che se non si giungerà al superamento non si potrà che puntare all'autodistruzione; ma mi sembra che abbia mancato un'occasione per un'opera davvero straordinaria. Non comprendo bene come questo libro sia stato reso al cinema e forse non lo saprò mai.
Piccola nota a Frassinelli: meglio una rilettura in più prima della prossima ristampa c'è almeno qualche L di troppo e qualche H di meno in giro
Piccola nota a Frassinelli: meglio una rilettura in più prima della prossima ristampa c'è almeno qualche L di troppo e qualche H di meno in giro
Mi hai incuriosita... vado a vedere il film :-))))))))))!!!!
RispondiEliminaL'intreccio delle storie mi ricorda Calvino con Se una notte d'inverno un viaggiatore... Un'altra storia, appunto.
Il libro non mi ha mai attirato tantissimo, ma sicuramente più del film. Non invidio i traduttori!
RispondiEliminasai che ci ho pensato un sacco perchè cambia lo stile, ci sono slang diversi a seconda della storia, un sacco di neologismi, una babele
Eliminae mi tocchera comprarmelo allora, se lo presenti così!
RispondiEliminabaci
Sandra
se riesco vado...
RispondiEliminaEro curioso del film, che non sono ancora riuscito a vedere, ora sono curioso pure del libro.
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