Primavera soave s'avanza
Tu pianti un bel giorno d'autunno, di un anno imprecisato, dei bulbi e li lasci lì al freddo,e poi al caldo te li dimentichi per anni, ma loro, generosi come pochi, tornano ogni anno con i loro meravigliosi colori a ricordarti che se anche fuori è grigio pesto da una sequenza di giorni che appare ormai infinita, se anche hai messo le branchie a forza di abitare sotto cieli acquosi, la primavera è arrivata è lì dietro le nuvole in agguato e loro lo sanno.
Amandapiccola sapeva che la primavera era arrivata per due fattori strettamente correlati: i bulbi fiorivano ed Ortensia smetteva di stendere il bucato in soffitta e iniziava a stendere il bucato in cortile.
Ora se uno ci pensa ovvio che Ortensia sia arrivata in perfetta forma alla sua veneranda età: ha passato anni a fare, con le ceste del bucato piene di biancheria bagnata, 3 piani di scale in salita, senza ascensore, ogni inverno ed era la biancheria di 8 persone, micacotiche. E mentre allenava gambe e braccia con le ceste del bucato, aveva un allenamento mentale continuo perchè aveva al seguito amandapiccola che era un po' come avere dietro una radio accesa sempre sintonizzata perchè amanda a qualsiasi età ha sempre parlato e parlato e dall'età del "perchè" in poi ha sempre richiesto chiacchiere partecipate. Quando si andava a stendere il bucato in soffitta, amandapiccola che aveva il delicato compito di passatricedimollette ogni tanto si lasciava distrarre dai tesori dell'enorme soffitta, c'erano i bauli con i quali zia Linda aveva attraversato l'oceano andata e ritorno e chissà quali tesori potevano nascondere, c'erano casse di libri impolverati e soprattutto c'era, nonostante la presenza rassicurante di Ortensia, una certa inquietudine per quella enorme stanza buia e polverosa che andava riempita con tante parole. Ora si comprende anche perchè bastasse un tenue raggio di sole perchè Ortensia decidesse che si passava alla versione primavera/estate che prevedeva un piano in discesa verso il cortile e una piccola scaletta di risalita ai tetti dei garage che fungevano da terrazza. La terrazza piaceva molto di più anche alla passatricedimollette per una serie di motivi:
1) spesso c'erano altri passatoridimollette con i quali chiacchierare e poteva darsi che si ottenesse il permesso di rimanere in cortile anche più a lungo della stenditura dei panni
2) sulla terrazza c'era un'altalena a due posti e a volte si poteva scioperare come passatricedimollette e dondolarsi con la Dudù sull'altalena, o parlare con uno degli amici immaginari che si sedevano nell'altra metà dell'altalena
3) sulla terrazza erano state posizionate delle grandi vasche in cui erano stati piantati bulbi vari: iris, tulipani, narcisi e giacinti ed amandapiccola era giacintodipendente si metteva col naso in mezzo a giacinti e sniffava, sniffava fino allo stordimento totale.
Poteva amandagrande non avere i bulbi in terrazzo?
Buona primavera a tutti
i tuoi raccondi di Amandapiccola mi piacciono sempre tantissimo, mi ci ritrovo nella passatricedimollette e nel naso nei fiori... da me c'erano i rami del pesco da annusare!
RispondiEliminaciao mia gemella più giovane!
più vecchia!
Eliminasai che ti ho detto la mia a proposito dell'espressione che dà il titolo al tuo blog; devo convenire, però, che qui ha un suo perchè :) bacetti
RispondiEliminati assicuro che quando abbiamo votato questo titolo c'era un suo perchè :)
EliminaMa che bella la soffitta, mi sembra un posto da romanzo. E concordo sullo stordimento da fiori, e poi i giacinti sono cosi belli cicciotti che il naso ci si perde dentro!
RispondiEliminala mia soffitta è ancora così più grande quasi della casa e piena di mistero
Eliminaadoro i bulbi, anche quelli spontanei nella campagna, da noi tra gli oliveti ce ne sono di bellissimi.
RispondiEliminala soffita di mia nonna con i suoi bauli era un luogo magico..
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