amo i gesti imprecisi
Amo i gesti imprecisi,
uno che inciampa, l’altro
che fa urtare il bicchiere,
quello che non ricorda,
chi è distratto, la sentinella
che non sa arrestare il battito
breve delle palpebre,
mi stanno a cuore
perché vedo in loro il tremore,
il tintinnio familiare
del meccanismo rotto.
L’oggetto intatto tace, non ha voce
ma solo movimento. Qui invece
ha ceduto il congegno,
il gioco delle parti,
un pezzo si separa,
si annuncia.
Dentro qualcosa balla.
Valerio Magrelli
Ha rotto un tacco?
RispondiEliminama dove le trovi....
RispondiEliminadentro qualcosa balla....
Che meraviglia. Bello il ritmo e bello anche il concetto.
RispondiEliminaGrazie Amanda
Tu cara Amanda sei ormai la mia infallibile consigliera poetica :-)
RispondiElimina:)
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