Incipit:Il piantagrane




Il predatore stava disteso sopra il solito ramo, le macchie di pelliccia lo facevano sembrare un portentoso malato di morbillo in agguato. Guardò sotto il noioso tran tran degli erbivori.
"Che esistenza squallida, -pensò-, brucano, si dissetano al fiume, cercano di proteggere i piccoli e scappano, scappano, scappano di continuo, per un odore improvviso, per un rumore, per un presentimento. Faticano e soffrono per ottenere qualunque cosa, anche l'affetto di una compagna. Poi diventano vecchi e, se sono sopravvissuti alla mia caccia, le iene li divorano. e per i loro figli, la storia si ripete".
Il vento arruffò il pelo del felino, cosa che nessun essere vivente avrebbe mai osato fare.
I ruminanti alzarono tutti insieme la testa dall'erba e fissarono terrorizzati il vuoto.
Allora accadde qualcosa d'improbabile, in grado di far saltare una catena alimentare millenaria con la stessa facilità con cui salta la catena della bicicletta di un ragazzino.
Il leopardo provò pietà per le sue prede. Un'anomalia certo, come un gorilla albino, l'ennesimo scherzo di cattivo gusto della natura.

Marco Presta. Il piantagrane. Einaudi

Ora scordatevi questa prima pagina del nuovo romanzo di Marco Presta e lasciatevi raccontare di come si può frantumare in pochi giorni la vita di un uomo mite, un uomo che per vivere ma soprattutto con passione ha cura delle piante di un vivaio, con una madre di quelle molto mammose e, forse, un embrione di amore. Un omino con una radicata quanto obsoleta concezione del vivere civile, che possiede, a sua insaputa, un potere gigantesco, un potere destabilizzante tanto da muovergli contro i servizi segreti. Il più improbabile degli angeli custodi gli sarà inviato in soccorso e senza il beneficio di un traduttore. Atmosfere che ricordano le periferie di Ammanniti senza scivolare mai nel suo cupismo, la sua portentosa ironia a tenere le fila del racconto e quella straordinaria indignazione che ce lo fa apprezzare come coniglio: questo è il piantagrane. E quando alla fine vi sembrerà che la chiusa lasci un senso di irrisolto, tornate all'incipit. Buona lettura

Commenti

  1. Recensione molto convincente, lo comprerei se non fossi in partenza. Sigh.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. bè detto da te che con le recensioni ci impasti il pane di casa :D
      rimetti 9 ore tra noi e te? Fate buon viaggio

      Elimina
  2. Avevo intenzione di leggerlo, visto che il precedente mi era proprio piaciuto. Con il tuo "letto, si legga" vado a colpo sicuro :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari