Zia Gemma
La famiglia legume il giorno del matrimonio di zia Wally, zia Gemma è la prima a destra |
Zia Gemma era la sorella più piccola di nonno Valentino, giunta oltre i 50 anni della bisnonna, ora si presupporrebbero aiutini, allora era solo la presunzione dello scampato pericolo di nuove gravidanze per sopraggiunta menopausa, quando se ne erano portate a termine già 13, presunzione nata da riflessioni errate sul tempo che scorre e destinata a naufragare nove mesi dopo con il quattordicesimo parto. Se penso che i miei prozii portavano tutti il nome del Santo del giorno devo dire che, forse con l'eccezione di Basilio, la mia bisnonna azzeccava sempre quando partorire perchè i figli non serbassero eterno rancore per la scelta del nome, direi che in quattordici volte si acquista una certa esperienza. Zia Gemma era di quella metà dei fratelli di nonno Valentino che era dotata di fanaleria blu, enorme nel suo caso, quasi esagerata, regalata prontamente ad entrambe le figlie; come rigirava quei fanali blu zia Gemma per lasciare intendere ciò che non si diceva, nessuno mai. E ciò che non si diceva era infinitesimamente poco rispetto a ciò che si diceva. Perchè la lingua di zia Gemma era una macchina da taglia e cuci perfettamente oliata, un bollettino, un'agenzia di stampa: l'ANSA avrebbe potuto andare a scuola da zia Gemma. Era l'unica persona che riusciva a stordire anche le orecchie di nonna Erminia che era la migliore ascoltatrice che io abbia mai conosciuto e riusciva perfino a saziare di novità zia Linda che mai si sarebbe stancata di recensioni di vite, morti e miracoli. Vissuta da sempre in una comunità che parlava il dialetto padovano, lei amava italianizzare tutto, a modo suo. Così mettiamo che avesse sposato il signor Bisello lei si sarebbe sicuramente presentata come signora Pisello, il legume era un altro, ma il risultato finale non cambia. Essendo la più piccola era anche la più coccolata e le piaceva piangersi un po' addosso per piccoli malanni. Così, quando rimasta vedova, ebbe problemi di cuore tutti pensarono ad un suo stato depressivo legato al lutto che si stava protaendo e quando le fu applicato un pacemaker, che allora era quasi una novità, tutti furono molto stupiti. Comunque una volta indossato il metronomo, riprese la sua solita vita ed abitava un po' da una figlia ed un po' dall'altra e non mancava di venirci a fare visita quando abitava da zia Wally la figlia a noi vicina di casa. Zia Wally era anche la nostra sarta, così se andavi a provarti una gonna o a prendere le misure per una giacca, sapevi quando andavi ma mai quando tornavi perchè iniziavano lunghe partire di chiacchiere, neanche Federer e Nadal a Wimbledon nel 2008 la tirarono così lunga. Una volta arrivai a casa di zia Wally e trovai zia Gemma arrabbiata e la figlia e la nipote che ridevano con le lacrime agli occhi. Chiesi quindi spiegazioni, zia Gemma mi raccontò che era tornata a casa dopo aver trovato alla fermata dell'autobus una conoscente ed aveva raccontato a sua figlia che la signora le aveva detto di soffrire di una terribile lombosciatalgia e di essere costretta ad indossare la cintura del Dottor Juke box, così zia Wally aveva iniziato a ridere come una matta; era sopraggiunta Raffaella, la nipote, a prendere la nonna, e così, vedendo la nonna corrucciata e la zia morta di risate aveva chiesto spiegazioni e Zia Gemma aveva raccontato la storia e aveva detto "ma sì ho detto cintura del Dottor Juke box ( a proposito del link mi devo ricordare di raccontarvi di quella volta che in gita scolatstica la mia compagna di classe Laura scoprì il testo reale di questa canzone, ma è un'altra storia) invece di cintura del Dottor Zivago che sarà mai" così a quel punto erano in due a rotolarsi sotto il tavolo, fortunatamente quando sono arrivata io la storia me la raccontò tra una risata e l'altra Raffaella altrimenti non so di quale Dottore sarebbe stata per la terza versione la cintura. Zia Gemma possedeva i geni forti del mio ramo materno, mio nonno fu uno dei meno longevi avendo vissuto solo 82 anni, così se ne andò ultima dei fratelli, come ultima era arrivata, alla fine non era troppo lucida ma non le sono mai mancati l'amore delle figlie , dei nipoti e pronipoti
si vede che non c'era niente di geneticamente modificato ...
RispondiEliminano niente OGN :)
EliminaM! non N pigiai il tasto sbagliato
EliminaEccola la nostra Amandallende! Splendida famiglia raccontata divinamente. Ma il primo figlio a 50 anni è molto diverso dal 14°? Mmm, foto di metà-fine anni 50? Adesso zia Wally (Simpson?) ha più di 70 anni?
RispondiEliminaSì zia Wally (leggi vallì) ha più di 70 anni
Eliminache vuoi che sia, l'importante è la cintura, il dottore è superfluo....
RispondiEliminasandra
il dottore è sempre superfluo ;)
EliminaGrandi risate, grazie zia Gemma (e grazie a te per la mitica scena di Palombella rossa)!
RispondiEliminaera un mito!
EliminaChe bella zia Gemma! Un soggettino niente male davvero, certo che la cintura del dottor jukebox ne ha mietuto di vittime :)
RispondiEliminaNota di merito alla pettinatura dello sposo, decisamente ragguardevole......
devo dire che lo sposo invecchiando ha guadagnato in bellezza come il vino buono
EliminaAmanda, abbi pazienza, io l'altro giorno ho fatto gli auguri a una signora
RispondiEliminache si chiama Mariangela e francamente credevo fossi tu
ma mi ha risposto molto gentilmente la suddetta e di certo tu non sei,
come puo essere? Qui scrivono più persone o tu hai più nick e li usi alla bisogna?
Fammi sto favore, spiegami sta cosa altrimenti mi ci vuole il dottor Kildaer.
Cordialmente in trepidante attesa.
Numa
Massimo questo è un blog comunitario, ci scriviamo in 6 (vedi collaboratori sotto), anche se devo dire che ultimamente le altre latitano,Mariangela è una nostra amica. Io compio gli anni in estate e sinceramente non mi farei un post di auguri ds sola :)
EliminaIo me li faccio,
Eliminaaspetto le due di notte (l'ora che son nato)
poi me li faccio, da sempre
alle due mi faccio gli auguri e mi dico
"Paolo ti auguro di farti gli auguri anche il prossimo anno"
poi vado a letto e quasi quasi cambio idea
ma no, va bene anche così,
auguri.
Paolo/Massimo farsi gli auguri da soli magari va anche bene, ma darsi dei diamanti grezzi magari è davvero troppo :D
EliminaCaro Paolo-Massimo se ce lo ricordi il giorno del tuo compeanno gli auguri te li facciamo noi!!!!!la nonna del bloghino mariangela, mi faccio sentire di tanto in tanto non essendo amante del coputer.
RispondiEliminaQuesti racconti mi piacciono,perché sono un salto nel passato per approfondire il presente.
RispondiEliminaBuon weekend, Edo