Le piramidi
Una ragazza-di-una-volta era in vacanza tra le montagne in
una delle case che pare sia stata abitata da una Regina, vicino ad un lago
fatato.
Una mattina, la ragazza-di-una-volta decise di andare a vedere
di persona le piramidi e prese il pullman, scese nella calda città, prese una
moderna funivia e poi un antico trenino per salire sull’altopiano in cui erano
le piramidi.
Il trenino correva tra prati ben rasati, costeggiando casette , fienili e chiesette con campanili
a cipolla e si fermava in tante stazioncine.
Al capolinea del trenino, la ragazza-di-una-volta si
incammino’ a piedi giu’ per la strada , attraverso’ il paesino, costeggio' specchi d'acqua con ninfee
e arrivo’ su un
un balcone da cui potè ammirare le piramidi e le montagne piu’ belle del mondo!
Si riempi'gli occhi e il cuore di tanta bellezza e felice torno' a riprendere il trenino per tornare in una delle case della Regina...
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Giornata magnifica, panorami mozzafiato!
Il luogo è l'altipiano del Renon, sopra Bolzano.
Mai stata sul Renon, quando lavoravo a Merano i miei amici di lì ogni volta dicevano che prima o poi avremmo fatto un giro, ma i tempi ristretti che avevo (2 giorni infrasettimanali, e quelli prima e quelli dopo a lavorare a Padova) alla fine non mi hanno permesso di fare molte gite, ma prima o poi saliremo anche lì. Certo che la siluette dello Schlern è inconfondibile non servono i nani del Tirolo che scendono per capire di che monti si tratta
RispondiEliminaTi consiglio la gita, e volendo potete sempre salire con funivia e trenino ma poi scendere a piedi. Hai ragione il profilo dello Sciliar è inconfondibile!
Eliminae secondo te il 3/4 mi fa salire con la funivia ed il trenino seeeeeeeeeeeeeeeee
Eliminasalire da BZ sino lassu'???? io ti ho consigliato la discesa, sentivo dire che in un paio d'ore si è giu'
EliminaCiao cara, piacere di conoscerti, arrivo qui dal blog di Sandra e non ho resistito alla simpatia del tuo nome. Scopro con piacere un piacevolissimo blog e seguirò con piacere, a presto Emanuela.
RispondiEliminaBenvenuta Emanuela
EliminaEro da quelle parti dieci giorni fa (Trento, a vedere il nuovo Muse). Volevamo prendere la funivia per Sardagna, ma è scoppiato un temporale.
RispondiEliminaPrima o poi dovrò portare i bimbi in montagna, e pensavamo proprio a quella zona lì.
com'è il nuovo museo Sergio?
Eliminaesposizione molto suggestiva, con un sacco di cose che si possono toccare e manipolare. c'è anche una sezione di giochi per bambini che illustrano concetti scientifici. insomma, roba che in Italia è quasi del tutto inedita.
Eliminapurtroppo c'era molta gente e noi avevamo i due mostriciattoli da tenere a bada, quindi non ci siamo potuti soffermare su tutto. se possibile, è meglio vederlo con una guida, perché c'è una logica precisa nel percorso espositivo.
prima o poi un giro ci scappa
EliminaIn questi luoghi ti sembra di vivere dentro una favola, la natura è così perfetta e maestosa da lasciarti senza fiato e allo stesso tempo sa renderti partecipe della sua magia.
RispondiEliminaGrazie ragazza-di-una-volta per averci raccontato la tua favola.....
Eh si, hai ragione Alle, pare di essere i protagonisti di una favola, e infatti..
EliminaL'anno scorso sono stata a Macugnaga, uno dei giorni più belli della mia vita. Io vivo in zona di mare, ma invidio la montagna.
RispondiEliminanon conosco le montagne del Piemonte
EliminaAnche la valle di Gressoney è molto carina, c'è anche un lago, certo non sono le Dolomiti, ma il Monte Rosa vale la pena di un giro
Eliminaun panorama da favola... e tu lo hai reso magnificamente a favola... :) E' un posto che non conoscevo
RispondiEliminami racconti un'altra favola per favore? questa mi è piaciuta tanto!
RispondiEliminadobbiamo lasciarla in vacanza, quando lavora è parca di racconti ;)
EliminaHai ragione Amanda, dovrei fare piu' vacanze...
EliminaLa penultima foto mi ha fatto fare un balzo al cuore: il profilo delle montagne in lontananza assomiglia alle "mie" montagne, quelle del Cadore, quelle che si vedono da Lorenzago, Domegge, Pieve...
RispondiEliminaChe bellissimo posto e che bellissime montagne. Quel trenino-di-una-volta ci sta proprio a pennello, tra l'altro :)
RispondiEliminatu pensa che io ho lavorato part time per due anni all'ospedale di Merano e dalla stazione aspettando il trenino locale potevo ammirare proprio la silouette dello Schlern, per non parlare poi del paesaggio che si vedeva dalle enormi vetrate dell'ospedale
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