Inacidita

E' l'età, lo so, riduce i depositi di pazienza, io ne ho accumulata troppa, di età intendo, e la pazienza è giunta agli sgoccioli e mi sto trasformando in uno yogurt, ma non quelli di oggi alla frutta, no uno yogurt di quelli di un tempo che senza il miele erano inavvicinabili.

La settimana scorsa gli studenti del 5° piano del palazzo di fronte che da sempre invadono il cortile con le bici (tengo a precisare che possiedono garage con rastrelliere e cantine attrezzate con discesa per le bici) talmente tante bici che all'ennesima protesta dei possessori di auto che devono giocare a tetris per entrare ed uscire dal garage hanno obbligato il loro amministratore a venire una mattina col camion per rimuoverle; bene sempre loro hanno piazzato uno scooter davanti al nostra porta di uscita posteriore impedendoci in un sol colpo: l'uscita di sicurezza, l'uscita con le nostre bici, l'ingresso in garage. Quando la splendida universitaria, serve studiare per una laurea per imparare a non leggere i cartelli di divieto di sosta e per capire che una porta serve ad entrare ed uscire, è uscita in terrazzo ho detto di spostare la moto e lei mi ha risposto candida "si calmi, si tratta di due ore solo". Non mi sono calmata e sono uscita dai gangheri facendo la figura della vecchia babbiona, ma la moto l'hanno rimossa.

Sempre più spesso mi capita di vedere genitori che attraversano col rosso con figli piccoli per mano, quando poi gli finiscono sotto le ruote di un'auto, si domandano come mai il bimbo ha attraversato così distrattamente. Ieri mi arriva un padre, tralasciamo la polemica sul fatto che si è presentato senza appuntamento (e non si trattava di un'emergenza) e avrebbe fatto una faccia scocciata quando gli ho detto che, non trattandosi di un'emergenza, prima vedevo i bimbi con appuntamento e appena avevo un buco vedevo la sua, poi vista la bimba la diagnosi imponeva l'antibiotico e questo mi dice, davanti alla bimba di 7 anni  "deve essere buono di gusto, altrimenti lei di gusti delicati non lo prende" guardo il padre, guardo la figlia e dico, che cercherò il possibile, ma dato che si tratta di una medicina ormai la bimba è grande a sufficienza per capire che ci sono cose che si devono fare perchè servono per il nostro bene anche se non ci piacciono molto, ma la saturazione della mia ormai scarsa pazienza è giunta al limite quando ho chiesto alla bimba di togliersi le scarpe per salire sulla bilancia al fine di stabilire il dosaggio, il padre ha detto "preferirei di no" , io domando cosa, lui dice "gradirei non si togliesse le scarpe". Ho detto "guardi per una questione di igiene salgono tutti con i calzini sulla bilancia" e lui mi ha risposto "le scarpe sono troppo complicate da togliere" erano due scarpe da tennis col velcro! Non arriverò a 70 anni facendo questo mestiere, anzi forse non arriverò a 70 anni esploderò prima.