Spengo il cellulare







Mi rendo conto che da un po' non faccio altro che parlarvi del mio lavoro.
Effettivamente da un po' nella mia vita non c'è altro che lavoro.
Tutto sommato di questi tempi non è neanche male, visto che il mio lavoro mi piace e ne ho da fare, tuttavia oggi finisce la mia lunga sostituzione pediatrica e confesso che nonostante la bora, le temperature in calo, la minaccia di neve e questo ennesimo ritorno a tradimento dell'inverno, io dentro di me sorrido. Badate, lunedì si ricomincia, non è che mi aspetti una vacanza, l'ultima vacanza, intesa come tale risale a luglio, una settimana su e giù da casa al mare, ma da questa sera a lunedì, se suonerà il telefono, sarà perchè qualcuno ha voglia di parlare con me e potrò farmi una doccia all'ora che voglio io e pranzare senza sentirmi raccontare della consistenza del vomito o delle cacche di un bambino, o fare la spesa senza avere l'auricolare all'orecchio e l'agenda in mano. Quando si sostituisce un collega che non ha segretaria in periodi dell'anno come questo il telefono è un supplizio, molto più delle 30- 35 visite giornaliere. E' un'esperienza totalizzante, specie se la tua salute ha deciso di fare scherzi e le pile si sono esaurite e dal momento che non stai bene non puoi neanche andare ad ammazzarti di fatica su per monti di sabato, che poi almeno sei distrutto ma felice e respiri aria gelida e pulita e vedi i colori così pieni che ti regalano sorrisi e ti senti rinascere. Alle 19 spegnerò il cellulare di servizio, alle 20 lo restituirò alla legittima proprietaria. L'influenza finalmente è in fase calante, venga pure la neve. Inizia la mia nuova vita, poi lunedì......

Commenti

  1. mia piccola dottora, ti hanno spremuto come un limone maturo.... ma tu prenditi questi 5 giornetti di ferie e RI-LAS-SA-TI tutta.... spengi il telefono, spengi il cervello e goditela!
    baci grossi, grossi grossi passerotta!
    Sandra

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  2. e che sia spento soprattutto durante la mia presentazione... :)

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  3. per concludere in gloria un pargolo 3mesenne mi ha pisciata dalla testa ai piedi

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  4. Ti scrivo sull'orlo delle 19, evviva! Come ti capisco, queste per me sono settimane così stressanti che la notte non riesco neanche a dormire. Infatti oggi mando tutto al diavolo e vado a farmi una passeggiata.

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    1. brava! mi sono liberata dell'oggetto infernale mi sento così leggera

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  5. Capita anche a me, abbastanza spesso, di desiderare, più di ogni altra cosa, il silenzio - nel tuo caso è il cellulare, nel mio le mail di lavoro che arrivano a tonnellate. C'è un eccesso di comunicazione, in questi tempi, e così come accade con la moneta, si crea svalutazione: il valore di ogni chiamata, sms, lettera, parola, status update, precipita verso lo zero. Quanti tweet ci vogliono perché assomiglino a un abbraccio?
    Paolo

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    1. Continuo ad ignorare i tweet ed a preferire gli abbracci :)

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