Incipit: Se ti abbraccio non aver paura





Per certi viaggi non si parte mai quando si parte.
Si parte prima.
A volte molto prima.
quindici anni fa stavo tranquillo sul treno della vita, comodo, con i miei cari, le cose che conoscevo.
Al'improvviso Andrea mi scuote, mi rovescia le tasche, cambia le serrature delle porte. Tutto si confonde.
Sono bastate poche parole "Suo figlio probabilmente è autistico".
La prima reazione è stata di incredulità: non è possibile, deve essere una diagnosi sbagliata. Poi ho cominciato a mettere insieme piccole cose, elementi che prima ritenevo insignificanti, e sbagliavo.
Da quel momento sei nella bufera.
Dopo la diagnosi, sono uscito, sono entrato in un bar e ho chiesto un bicchier d'acqua, naturale.
Vuole dell'altro? La barista deve aver notato la mia immobilità.
"Lei sa qualcosa dell'autismo?"


Fulvio Ervas. Se ti abbraccio non aver paura. Marcos y Marcos




Mia sorella ha messo insieme  il mio piacere per la scrittura coinvolgente di Fulvio Ervas (qui e qui per esempio) ed il  mio antico interesse per l'autismo ( per esempio qui ) e per il mio compleanno mi ha regalato il caso letterario della primavera. In effetti c'è stato un tempo molto remoto in cui avrei voluto fare la neuropsichiatra infantile, poi il carico di angoscia era troppo oneroso ed intanto, in attesa di provare l'esame di accesso alla scuola di spacializzazione, avevo fatto esperienza come pediatra ed ho optato per occuparmi dei bambini in generale, poi come sapete la vita ha deciso diversamente e mi sono occupata di orecchie, poi, quando pensavo che l'audiologia fosse davvero la mia vita, mi sono ritrovata a fare la pediatra per campare: a volte si fanno giri immensi e poi si ritorna. Comunque questo libro mette insieme le angosce che ogni genitore di bimbo "speciale" porta con sè, l'enorme ipoteca sul futuro, le difficoltà quotidiane, l'amore mischiato a quella anomala normalità che vivere con un figlio che si trova disarmato rispetto alla vita comporta, e la forza pazza di questo padre che non vuole chinare la testa al destino. Certo a questo uomo sono concessi mezzi che la maggior parte delle famiglie di questi ragazzi non possono permettersi.
Questo viaggio per due attraverso un intero continente alla ricerca di quello che c'è e del tanto che manca cattura, coinvolge, travolge. Se qualcuno cerca un saggio non lo trova, se qualcuno cerca una ricetta, non la trova, se qualcuno vuole leggere la storia di un pezzo di vita e di un grande amore, lo legga

Commenti

  1. letto, uno di quei libri che non si dimenticano, ogni tanto mi ritorna in su qualcosa.... che amore.
    Sandra

    RispondiElimina
  2. Già l'incipit mostra uno stile estremamente diretto e accattivante, poi il tuo commento completa l'opera.
    Come e più di ogni altra tua segnalazione, penso che valga la pena tenerla presente.

    p.s.: (i Gemelli, dopo essersi manifestati oggi in ritardo, hanno risposto anche al tuo appello! ;-) )

    RispondiElimina
  3. Questo libro mi sta inseguendo da un po'.
    Finisco Acciaio (ho visto prima il film) e poi tocca a lui.
    Amanda, ma è anche quello dell'ispettore che fa le passeggiate in Restera (Alzaia)?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. proprio lui l'ispettore Stucky

      Elimina
    2. Ho preso in biblioteca Finchè c'è prosecco c'è speranza. Comincio da qui.

      Elimina
    3. Non è proprio il primo dell'ispettore, ma da qualche parte bisigna pur incominciare :)

      Elimina
  4. Segnato subito..mi attira molto...grazie Amanda...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari