Incipit: La moglie
A est del Tolly Club, dopo che Deshapran Sashmal Road si biforca, c'è una piccola moschea. Una svolta conduce un quartiere tranquillo. Un dedalo di vicoli e modeste case borghesi.
Un tempo, all'interno del quartiere, c'erano due stagni oblunghi, uno accanto all'altro. Dietro si allargava una spianata di pochi acri.
Alla fine del monsone il livello dei due specchi d'acqua saliva fino a sommergere e nascondere l'argine che li separava. Anche la spianata si riempiva di pioggia, per una profondità di un metro o poco più, e per una parte dell'anno restava così.
La pianura inondata si ricopriva di giacinti d'acqua. La piante galleggianti crescevano aggressive. Le loro foglie facevano apparire solida la superficie liquida. Verde in contrasto con l'azzurro del cielo.
Semplici capanne sorgevano qua e là lungo la riva. I poveri si inoltravano nella palude per cercare qualcosa di commestibile. In autunno arrivavano gli aironi, le piume bianche annerite dalla fuliggine della città, e se ne stavano immobili in attesa di una preda.
Nel clima di Calcutta l'evaporazione era lenta. Ma alla fine il sole consumava tutta l'acqua, tornado a rivelare il terreno fradicio
Nel clima di Calcutta l'evaporazione era lenta. Ma alla fine il sole consumava tutta l'acqua, tornado a rivelare il terreno fradicio
Jhumpa Lahiri. La moglie. Guanda. Traduzione di Maria Federica Oddera
Jhumpa Lahiri dipinge con le parole, dipinge paesaggi, dipinge gli odori di un'India che non c'è più e di quella che ha preso il suo posto, dipinge il ritratto di un'epoca, dipinge i caratteri dei suoi personaggi, dipinge le loro debolezze, dipinge i loro difetti senza mai essere indulgente con loro, dipinge i loro dolori e permette che emergano puri, in tutta la loro essenza, a volte difficile da accettare ma assolutamente coinvolgente. Subhash e Udayan sono due fratelli, hanno quindici mesi di differenza, sono simili nell'aspetto e nella voce, tanto da poter essere confusi, e non potrebbero essere più diversi nel carattere: timido, tranquillo e rispettoso delle regole l'uno, estroverso e ribelle l'altro. Uniti nell'infanzia al punto da esser l'uno lo specchio dell'altro, la compensazione, l'unità perfetta più completa della somma delle due parti.
"Ma non aveva coscienza di sé senza di lui. Fin dai suoi ricordi più remoti, in ogni situazione c'era anche suo fratello"
Vita, carattere, scelte personali, un oceano e la morte li divideranno; eppure niente, come questa irreversibile separazione saprà unirli per sempre.
Guari è colei che dà il titolo al libro, sposa per amore di Udayan, e per questo invisa ai suoceri cui per tradizione sarebbe toccata la scelta delle nuore, studiosa, intelligente, travolta dal carisma dell'uomo che ama, ne subirà le scelte per tutta l'esistenza, ben oltre la sua morte.
Questo libro l'ho dovuto bere, non mi ha mollata fino alla fine
immagino ultimamente anche a me capita di rimanere incollato, sto facendo buone scelte
RispondiEliminaSì, Jhumpa Lahiri è una scrittrice fantastica!
RispondiEliminahai letto altro di suo? che mi consigli?
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