Le candele di Kostantino

 



Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde, e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.

Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido,
come s'allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
-- Costantino Kavafis (Kostantinos Petrou Kavafis)  
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-66125?f=a:1497>

Commenti

  1. Che parole "azzeccate" per affrontare l'argomento tempochepassa. D'altronde Kavafis è bravo parecchio. Brava Maria grazia per la scelta!

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  2. Guardo la fila delle mie candele, le accese e le spente......argh!
    Kavafis piace molto anche a me, grazie MG per averci ricordato quanto è bravo.

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  3. Io sono come Kavafis, non mi voglio voltare, le candele spente mi mettono tristezza, meglio guardare le candele ancora accese, calde, dorate e sperare...

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  4. io un po' le guardo e quando le guardo per unpo' ancora brillano

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